Dott.ssa Tenconi Chiara
Dott.ssa Tenconi Chiara
Psicologa - Psicoterapeuta
Per arrivare all′alba, non c′è altra via che la notte
[ K. Gibran ]
CHI SONO
Sono una psicologa e psicoterapeuta appassionata allo studio della mente e dei suoi processi - consapevoli e inconsapevoli - che guidano le nostre scelte.
Nel corso della mia lunga esperienza clinica, ho imparato quanto sia importante conoscere la nostra storia individuale e non fermarci al solo ascolto dei sintomi. Siamo unici e irripetibili, in tutto il mondo non esiste un′altra persona come te; non è straordinario?
È necessario inserire la storia individuale nelle trame della storia familiare e, più ancora, nelle trame del periodo storico in cui viviamo.
Certamente la società, con i suoi modelli e le sue mode, influenza le nostre vite, ma siamo noi a compiere le scelte, in ogni istante. Alcune scelte si rivelano utili, facendoci crescere, altre si rivelano trappole o illusioni. Spesso i sintomi e il malessere che viviamo nascono da qui: da scelte sbagliate.
Farsi accompagnare in un percorso di terapia serve a riflettere sulle ragioni delle nostre scelte e sul loro significato, in modo che spingano a promuovere un cambiamento fatto di piccoli passi.
Le persone che scelgono di intraprendere un percorso incontrano una mente aperta, attenta e accogliente che ha maturato competenze in molteplici ambiti e acquisito strumenti per promuovere il cambiamento.
Sono sempre più convinta che livelli profondi di consapevolezza si raggiungano mettendosi alla prova, sperimentando, costruendo e ricostruendo, elaborando ed esplorando le proprie esperienze di vita.
Molti credono che il cambiamento non sia possibile; spesso ci diciamo: sono fatto così! ma, se ci fermiamo a riflettere su tutto ciò che ci circonda, cosa resta di immutabile? La natura è in costante mutamento, la vita è un ciclo, chi siamo noi per pensare di essere gli unici sulla terra a non poter cambiare? Tutto è movimento.
La condizione fondamentale per maturare il cambiamento autentico è la volontà e il desiderio di raggiungerlo.
APPROCCIO
L′approccio sistemico legge i sintomi come espressione della nostra storia relazionale.
Ognuno di noi non è un′isola in mezzo al mare nasce in un sistema di relazioni e queste influiscono sul percorso di crescita. Affrontare ed analizzare le relazioni affettive consente di costruire ipotesi sul nostro funzionamento: perché la penso così? Perché credo di non valere? Perché mi fa arrabbiare essere contraddetto? Perché mi sento spesso attaccato dai colleghi? Non capito? Solo?
L′approccio neuropsicologico pone ogni sintomo sotto la lente di un microscopio per osservarne il funzionamento a livello biologico, chimico e cerebrale. Sapere come funziona il nostro cervello, come si attiva, come elabora, come risponde agli stimoli è davvero molto utile e in alcuni casi risolutivo.
Il trattamento EMDR prevede un protocollo standard e protocolli specifici di comprovata efficacia. Attiva il fisiologico processo, che il nostro cervello utilizza, per elaborare le esperienze al fine di favorire una veloce risoluzione dei sintomi. ...
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PUNTI DI FORZA DELLA MIA ATTIVITÀ
#1
Il titolo di Practitioner riconosciuto da Associazione EMDR Europa e Italia mi consente di applicare il modello ad una varietà di sintomi che rappresentano la difficoltà del cervello di elaborare informazioni e ricordi che restano nella mente come materiale “disturbante” grazie ai diversi protocolli EMDR, al processo di elaborazione che riesce ad attivare le informazioni disturbanti diventano adattive e quindi utili. Inoltre grazie al modello di elaborazione delle informazioni si può lavorare sull’implementare risorse, sviluppare competenze al fine di favorire la miglior realizzazione personale possibile.
#2
Faccio parte di una delle equipe riconosciute dalla Scuola di Psicoterapia Mara Selvini Palazzoli per la cura del bambino (guardate sul loro sito; la mia equipe è quella di Rho); questo legame offre garanzia di professionalità e di confronto con colleghi tra i più noti nel trattamento di bambini (dott.ssa Sorrentino).
#3
Lo studio Pandora & Psiche è in rete con il Centro Dipendiamo per il trattamento della dipendenza affettiva, del narcisismo patologico; condivide importanti momenti di supervisione e intervisione.
#4
Il master in terapia basata sulla connessione interpersonale offre strumenti utili per accompagnare coppia a superare momenti di crisi o empasse.
#5
Esperienza maturata in anni di lavoro come consulente in una U.V.A (Unità Valutativa Alzheimer) e Centri Diurni; mi consentono di effettuare VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGIA in caso di diagnosi disturbi Neurocognitivi maggiori; impostare e condurre trattamento di Stimolazione Cognitiva in pazienti malati di Malattia di Alzheimer per stimolare funzionalità residua e rallentare progressione di malattia; accompagnamento e trattamenti per soggetti MCI (Mild Cognitive Impairment) o in fase pre-clinica.
#6
La formazione in terapia Sistemico Relazionale mi consente di offrire risposte a bisogni individuali, di coppia e familiari. Il miglior formato per il miglior trattamento possibile per affrontare principali disturbi relazionali (coppia, genitore/figlio; fratelli) ma anche per trattamento disturbi d’ansia, dell’umore, new addiction.
#7
Offrire consulenze brevi per definire la domanda, riconoscere bisogni e condividere ipotesi di trattamento per chi “teme” lo psicologo e non sappia in cosa consista il trattamento psicoterapico.
#8
Essere attiva sul territorio con corsi di formazione; serate di formazione/informazione su diverse tematiche (genitorialità, prevenzione primaria, nuobe dipendenze comportamentali) mi obbliga a mantenere sempre elevati i livelli di professionalità richiesti dalla mia attività e contemplati nel codice deontologico.
#9
Coordinare diversi Alzheimer cafè sul territorio del Rhodense (Milano) mi permette di implementare la possibilità di presa in carico delle famiglie e dei malati effetti da Malattia di Alzheimer per condividere vissuto rispetto alla malattia, alla sua progressione, ai disturbi comportamentali e la crescente disabilità funzionale.
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Quando sei libero puoi essere te stesso, non ti senti soggetto allimposizione esterna e puoi andare avanti perché i tuoi pensieri e desideri diventino realtà
[ tratto dal libro "Labirinto dellanima" di Anna Llenas ]
Lo studio Pandora&Psiche ha scelto "scatola stilizzata" per rappresentare la sua mission: accompagnare le persone alla scoperta del gioiello nascosto nella parte più profonda di sé, ricoperto da strati di paure, sofferenze, disistima, colpa, scarso valore, solitudine, vergogna, abbandono.
Scoprire il proprio gioiello consente di raccontare la propria storia in modo più coerente, stabile e integrato, liberandoci da gabbie e costrizioni nelle quali spesso i sintomi ci rinchiud...
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ATTIVITÀ
ATTIVITÀ CLINICA
Trattamento disturbi d′ansia
L′ansia è una normale forma di difesa ai pericoli e diventa patologica solo se limita le nostre normali capacità di affrontare la vita. Conoscere l′ansia è il primo passo per combatterla perché la percezione e l′idea che se ne ha non corrispondono ai suoi reali effetti sul nostro corpo e sulla nostra mente.
Riconoscere e gestire gli effetti dell′ansia sono la chiave per non esserne schiacciati.

Mi capita spesso di accogliere domande di aiuto perché l′ansia attanaglia esistenze rendendole sterili, intrappolate, accartocciate su sé stesse. Il primo passo è decisamente quello di conoscerla e smettere di combatterla. L′ansia è una normale risposta adattiva a stimoli pericolosi, interni (pensieri) o esterni (dall′ambiente che ci circonda). La percezione soggettiva di pericolo genera risposte attacco/fuga mediate da uno stato di arousal (attivazione psicofisica) provocato dalla nostra amica ansia. L′ansia diviene patologica quando disturba in maniera più o meno significativa il funzionamento psichico, determinando una limitazione delle capacità di adattamento dell′individuo. Quando genera rimuginazioni costanti, evitamenti, chiusure; quando avverto la sensazione di essere in un vortice da cui difficilmente riuscirò ad uscire. Quando la mente determina sintomi fisici che alimentano la paura rendendola costante, quando la sensazione di testa piena genera stanchezza tale da desiderare solo silenzio.
Trattamento disturbi dell′umore
Se la sensazione di fatica, stanchezza, vuoto e solitudine sono costanti o se, non onnipresenti, si alternano a momenti di euforia eccessiva, energia esplosiva, potresti soffrire di un disturbo dell′umore. Spesso il senso di colpa verso chi ci è vicino e cerca di aiutarci accompagna questi disturbi così come la vergogna e l′imbarazzo. Ci si prova da soli a gestirli ma la percezione di fallimento per non riuscirci non fa che alimentare l′immagine di sé negativa: non sono degno, non sono capace, sono cattivo, non ce la farò mai, sarà così per sempre?
Accettare la fatica e affrontare gradualmente i problemi quotidiani senza focalizzarsi sul proprio malessere sono i passaggi necessari per riprendere il controllo della propria vita.

I disturbi dell′umore sono un insieme di sindromi chiamate anche disturbi affettivi caratterizzati da una grave alterazione del tono dell′umore tale da avere un impatto significativo sulla qualità di vita della persona (non riuscire ad alzarsi dal letto, ad andare la lavoro o a badare ai figli, si trascurano le amicizie, lo sport e gli interessi di sempre sembrano aver perso di significato).
La depressione è spesso caratterizzata da tristezza, calo della spinta vitale e ideazioni negative; la mania si denota per eccessiva euforia, logorrea, aumento della velocità del pensiero fino a sfociare in sintomi psicotici come i deliri; l′umore misto, detto anche umore disforico, presenta sintomi depressivi e sintomi maniacali in concomitanza. Alcune persone sviluppano solamente la tendenza a presentare un tono d′umore basso alternato a momenti di relativo benessere (umore in equilibrio) e si parla quindi di depressioni unipolari. Altri sviluppano invece un disturbo in cui si alternano momenti di depressione e momenti di mania (o ipomania). In questi casi si parla di disturbi bipolari o depressioni bipolari.
Trattamento del Lutto
Dolore e sofferenza sono le normali reazioni alla perdita di una persona amata; quando però l′elaborazione del lutto viene interrotta o rallentata, è bene intraprendere un percorso che porti ad una normale e sana accettazione.

Un lutto diventa traumatico quando la morte è un evento improvviso (suicidio, a seguito di disastri naturali, incidenti stradali, etc.) o disatteso (malattie fulminanti, reazioni allergiche ignote, soffocamenti, morti bianche, morte in culla, ne sono solo alcuni esempi). In queste situazioni il cervello fa più fatica ad elaborare i fatti, così il ricordo dell′esperienza si fa intrusivo, le immagini ripetitive, compaiono sensazioni fisiche invalidanti, il sonno è alterato, l′alimentazione ridotta o eccessiva, mi sento più arrabbiato, posso piangere per nulla, divento scostante e infastidito dalla presenza delle altre persone. La sensazione di vuoto si fa voragine, un buco nero che risucchia ogni cosa. Si definisce "lutto complicato" il lutto la cui elaborazione viene interrotta, profondamente rallentata o cristallizzata, per l′impossibilità sostanziale di accettare il significato emotivo della perdita relazionale.
Esiste anche la condizione di lutto sospeso quando le persone vengono private della possibilità di accostarsi alla perdita attraverso il necessario corredo di riti che intorno alla morte sempre sono stati efficaci per lenire il dolore del lutto. Questo è il caso di numerosi lutti vissuti nel corso della Pandemia COVID-19 ma anche in situazioni di guerra, gravi incidenti, stragi, calamità naturali. Diversi operatori sanitari, vigili del fuoco, operatori di primo soccorso, forze dell′ordine spesso soffrono di questa condizione molto delicata, causata o dalla frequente esposizione a eventi di tali entità o al livello di gravità di un singolo episodio (il ritrovamento di una persona deceduta per cause violente, prestare soccorso in un grave incidente stradale).
EMDR
EMDR - (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è un particolare tipo di approccio terapeutico efficace per il trattamento di traumi e stress psicologici di entità più o meno severa, generatori di sintomi (ansia, panico, depressione, dolore cronico, dipendenze, disturbi dissociativi) che impattano in modo negativo sulla qualità di vita.
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NEUROPSICOLOGIA
Lo studio Pandora&Psiche offre la possibilità di effettuare valutazioni neuropsicologiche nell′adulto al fine di un inquadramento diagnostico per disturbi Neurocognitivi maggiori (Alzheimer, demenza vascolare, frontotemporale), di follow-up per verificare l′andamento, le modifiche dei sintomi nel tempo e per pianificare interventi di stimolazione cognitiva.

L′età resta il principale fattore di rischio per l′esordio di alcune patologie neurologiche invalidanti che spesso si manifestano in modo subdolo con la percezione di lieve smemoratezza, dimenticanza di parole, disorientamento alla guida (non ricordo alcuni percorsi), percezione di rallentamento o confusione di fronte a compiti procedurali nuovi o appresi ma non frequenti (spedire una mail, impostare nuovo smartphone, nuovo elettrodomestico, dimenticare appuntamenti, farmaci, impegni). In questi casi potrebbe essere utile valutare in modo formale l′entità e l′origine di tali sintomi così da approdare ad una diagnosi tempestiva e impostare un trattamento combinato (farmacologico e riabilitativo) utile per favorire il rallentamento dell′evoluzione della malattia e raggiungere una miglior qualità di vita.
Che cos′è la neuropsicologia?
La neuropsicologia è la disciplina scientifica che fornisce una descrizione e interpretazione delle relazioni complesse tra le funzioni mentali e la loro base cerebrale. Studia i deficit cognitivi ed emotivo-motivazionali causati da lesioni o disfunzioni del sistema nervoso centrale, da degenerazioni progressive che interessano la corteccia cerebrale dei due emisferi, ma anche strutture sottocorticali (tra le quali il talamo, i gangli della base, l′ipotalamo e l′amigdala) e fasci di sostanza bianca che collegano le diverse aree corticali tra loro e con le strutture sottocorticali.
Che cosa si intende per valutazione neuropsicologica?
La valutazione neuropsicologica è un processo diagnostico mirato all′analisi e alla misurazione del funzionamento cognitivo che consente di individuare espressioni clinicamente significative di sintomi in fasi molto lievi o anche precoci. Inoltre, tale valutazione fornisce importanti indicazioni sulle capacità residue che consentono di individuare attività della vita quotidiana che possono essere svolte in autonomia e altre che necessitano di interventi protesici e altre ancora che meriterebbero di essere stimolate.
Cosa si intende per stimolazione cognitiva?
La stimolazione cognitiva consiste nell′esercizio di abilità cognitive residue, quelle cioè che la malattia ha, al momento, risparmiato.
L′obiettivo è quello di contrastare il declino cognitivo e di favorire i meccanismi di compensazione.
La persona malata viene inoltre stimolata a sfruttare strategie che la aiutino a memorizzare le informazioni e, in seguito, a recuperarle. Queste tecniche vengono chiamate ausili interni alla memoria. L′essere occupati in attività piacevoli, oltre che stimolanti, può contribuire a ridurre il rischio di incidenza di demenza, verosimilmente predisponendo una riserva che può ritardare la comparsa delle manifestazioni cliniche.

Alcuni recenti studi hanno messo in evidenza che determinati stimoli sono in grado di svolgere un ruolo protettivo anche nei confronti del danno biologico degenerativo. La stimolazione delle abilità cognitive ha rappresentato sino ad oggi l′aspetto su cui si è concentrato il maggiore interesse della comunità scientifica proprio perché ha mostrato di poter dare un prezioso contributo nel contrastare la perdita delle abilità residue, con benefici paragonabili a quelli ottenuti mediante la terapia con i farmaci. Naturalmente, l′esercizio e la stimolazione non saranno in grado di ripristinare le funzioni compromesse da una malattia degenerativa, ma potranno rallentarne il progressivo declino grazie all′ottimizzazione della riserva cognitiva esistente e la promozione di strategie di compenso.
Alcuni riferimenti bibliografici:
  • “Una palestra per la mente” Stimolazione cognitiva per l’invecchiamento celebrale e le demenze; aut: Gollin, Ferrari, Peruzzi; ed. Erickson.
  • “Orientamento nella realtà”; aut: Holloran e Bressler, ed. Erickson.
  • “Il laboratorio della Memoria”; aut: Robin Dynes; ed. Erickson.
Il mio Canale YouTube
Nel corso del 2020, anno di incertezza estrema e paure, ho sentito forte la spinta a non fermarmi. L′idea del canale nasce dal pensiero di poter contribuire alla promozione del ben-essere attraverso la condivisione di semplici ma fondamentali contributi.
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